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Ben poco da aggiungere. La rivolta per appuntamenti. E quel che è peggio, stabiliti da loro. Trovarsi ad aspettare grandi eventi, come quelli in cui i potenti del mondo si riuniscono attorno ad un tavolo e si improvvisano padri eterni caritatevoli fermamente intenzionati a risollevare il Terzo Mondo; oppure quelli in cui è obbligo morale far sentire la propria voce, carica di rabbia, in solidarietà a gruppi di individui rapiti dalla giustizia, sentenziati ed imprigionati dietro a sbarre; o ancora, le assai più frequenti ricorrenze in cui scendere in piazza con i pugni chiusi diviene spontaneo, ogni qualvolta il disgusto e l'insofferenza vissute quotidianamente nei confronti del grande inganno giungono al culmine, e l'unica cosa da fare è organizzarsi e protestare. Come ogni volta però, i cani da guardia tutori dell'ordine sociale sono tanti, preparati, armati e pronti ad uccidere, come hanno dimostrato; le sempre più sofisticate tecnologie di controllo delle masse manifestanti fanno sì che anno dopo anno sempre meno azioni radicali all'interno dei cortei restino impunite; le pene inflitte sono sempre più rigide, sproporzionate rispetto ai fatti, mirate a scoraggiare le intenzioni, ad incutere timore, a troncare sul nascere la consapevolezza delle proprie potenzialità di ribellione. E' un fenomeno in continua crescita, ora in Europa come da tempo negli USA; l'esternazione del dissenso nelle strade, in qualunque maniera l'individuo ritenga opportuna, comincia ad avere un prezzo davvero alto. L'evento finisce per diventare una battaglia persa, un'occasione colta al volo da sbirraglia e divise, in un anfetaminico delirio di obbediente disciplina, per massacrare indomabili ed innocenti; un'opportunità che servizi segreti e spioni vari non si lasciano sfuggire, quale miglior circostanza per identificare volti nuovi e non, ricondurre, collegare, creare prove o inventarne fortunosamente di sana pianta? E soprattutto, il migliore dei pretesti per magistrati nazisti, pronti a distruggere vite dall'alto della propria costituzionale e democratica investitura, per mezzo della divina facoltà di stabilire ciò che è giusto o sbagliato, bene o male, legale o illegale. Quanto sangue versato, quali disastrose conseguenze per il singolo. E il risultato è davvero irrilevante e fine a se stesso. Una piccola orgogliosa scintilla, lontana anni luce da una improbabile rivoluzione sociale, la risonanza suscitata è in poche settimane attutita, i danni provocati in poche ore risarciti, tutto torna alla normalità... Il sogno/incubo del rovesciamento dell'esistente lentamente si dissolve..
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