P. ha piedi bellissimi e un tatuaggio al polpaccio destro. Non caccia parole. Ciondola a vuoto. Ora…al passaggio di un treno.
P. scrive qualcosa. Non guarda…seduta sul pavimento. E' già tardi e fa caldo. Mentre immagini scorrono, prendono corpo.
P. è settembre. Ovunque. In silenzio. Quasi come oggi ricordo
…bu! -vieni domenica a Bologna?-
…troppo debole per procurare ferite.
Così…resta in mezzo un inverno. Un inverno.