COME IL ST.PAULI
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come a St.Pauli
in Hafenstrasse
come il St.Pauli
al Millerntor
con la palla tra i piedi
e le lacrime agli occhi
Volker brucia passione
ne guerra ne fascismo
ne terza divisione
mentre occupa il quartiere
musica a cannone
ne guerra ne fascismo
ne terza divisione
“nie wieder krieg
nie wieder faschismus
nie wieder 3.liga”
sarà che ancora a volte
indugio e ti confondo
sarà che questo fuoco
brucia sempre
e non si è spento
sarà che batti e batti
come mille cuori sbronzi
come a St.Pauli
in Hafenstrasse
come il St.Pauli
al Millerntor
che di quei giorni
rivorrei
lo spirito sincero
col cuore a bomba
e i pugni alzati
nel blocco nero
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ARMI E BAGAGLI
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vessillo antifascista
sincero e militante
né infami né accademici
figli del ‘68
non muta l’orizzonte
di un sogno ininterrotto
armi e bagagli
compagna P38
ritrovare la fame
e la sete di un tempo
ritrovare
la rabbia il cemento
ritrovare la fame
e la sete di un tempo
ritrovare
il tuo incedere lento
e fermo
come le montagne
ritrovare la fame
e la sete di un tempo
ritrovare
il tuo sguardo fiero
nel vento
vessillo antifascista
sincero e militante
né infami né accademici
figli del ‘68
non muta l’orizzonte
un sogno si fa storia
armi e bagagli
un senso alla memoria
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RIMANGA NEL CUORE
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Carraie, 28/05/2020
rimanga nel cuore
e poi fingersi morti
per sentirsi ancora vivi
persi in questa
infinita solitudine
su quattro note serrate
di un pezzo veloce
o in questo stanco
ricordo fugace
mi hai raccolto
da terra confuso
ossa rotte
un buon colpo di vita
brucia passione
brucia infinita
attraverso
i miei sensi di colpa
con le vele spiegate
in un mare in tempesta
disincanto
funesto lontano
per la tua rabbia
con i tuoi ferri
sempre
a portata di mano
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SANTE
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20 anni 8 mesi
il resto e una vita
le celle violate
il carcere speciale
le rivendicazioni
la fame all’Asinara
i torturatori
le perquisizioni
la posta censurata
la posta sottratta
le notti insonni
la schiena percossa
i vetri ai colloqui
il cuore alla gola
i trasferimenti
i lividi stanchi
e i silenzi
le cariche infami
le mani alla testa
le cariche vili
l’assalto coi cani
il sangue sui muri
il freddo bastardo
il sangue alla bocca
i pugni contratti
i compagni di sempre
l’isolamento
i compagni traditi
la rivoluzione
e i silenzi
nei giorni che conti
negli anni che passano
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SOLO PER TE
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e quando poi ti penso
se ancora quest’inverno
sa’ d’inferno
e tutto sembra
non voglia passare più
se ancora ci sei tu
e quella stretta al petto
questa (maledetta) fotta
che fa la la la
che non mi molla mai
e quando poi ti perdo
e ancora sa’ d’inferno
o è solo inverno
e tutto sembra
non voglia finire più
ma ancora ci sei tu
e quella stretta al petto
questa (maledetta) fotta
che fa la la la
ci restan questi giorni
e il tempo che verrà
ci restan questi sogni
a divorarci ancora
ci restan questi giorni
e il tempo che verrà
solo per te solo per te
col vento in faccia
gli occhi pesti
e una notte di guai
solo per te
sempre e solo per te
col cuore in tasca
i giorni guasti
e una vita di guai
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IRRIDUCIBILE
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puntare al cielo
sognare l’impossibile
mi hai detto provaci
non ci credevi neanche tu
col tempo e la fiducia
col piombo e la fiducia
limone e sanpietrini
voglia di te
mentre immagino quello
che ancora non c’è
quello che in fondo
eravamo io e te
puntare al cielo
tensione irriducibile
mi hai detto provaci
non ci credevi più
col tempo e la fiducia
col piombo e la fiducia
di rabbia e fervore
riempi(mi) questo cuore
torna a farmi respirare
di amore criminale
torna a farmi respirare
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NEI GIORNI PIÙ BUI
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la logica di un’emergenza infinita
oscura il lucido pensiero
esposti al virus più letale
l'obbedienza globale
generazioni rassegnate
martoriate da bombe e veleno
esperimento sociale
per un nuovo dominio digitale
sopravvivendo all'inferno
nella spirale dei giorni più bui
disertare le leggi marziali
sabotare ingranaggi di morte
e dinamiche di imperialismo
questo è quello che ho
innescare un conflitto di classe
contro eserciti, stati e confini
internazionalismo
tutto quello che ho
“l’incapacità di usare violenza
getta nell’impotenza
di fronte al fascismo” (R.A.F.)
sopravvissuti all’inferno
tra moltitudini e noi
sopravvissute all'inferno
nella spirale dei giorni più bui
sopravvissuti all’inferno
in costante ricerca
di affini pulsioni
inseguendo bagliori
nei giorni più bui
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LE RIVOLTE DI MODENA
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respiro piano per non far rumore
in questa cella di merda
che mi soffoca mi stringe il cuore
mentre precipito solo
in questo caldo di maggio
su questo volo sospeso ubriaco
in cerca di atterraggio
respiro piano che saranno sei ore
perso nei giorni che il tempo
da tempo non sa più contare
le tue iniziali in un vecchio tatuaggio
quest’aria immobile livida stanca
l’aria del IV raggio
respiro piano per non far rumore
mentre ripenso a quei giorni
di marzo e ne sento l’odore
le celle in fiamme
sui tetti per strada
quei lacrimogeni a pieni polmoni
la vita ritrovata
e centomila altre volte ancora
nelle rivolte di Modena
e centomila altri fuochi ancora
nelle rivolte di Modena
e centomila altre vite ancora
nelle rivolte di Modena
e centomila rivolte ancora
e centomila ancora
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