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STATICO SENSO (CONTRASTO - 2001 - LP)


CAPIRAI
non odio non amo non vivo
non darmi parole non serve
non sento più nulla… non era
straziato da mille paure
istanti che abbiamo lasciato fuggire
ci mostrano vuoto e dolore
istanti che abbiamo lasciato fuggire
che il tempo saprà cancellare
…e allora capirai cos'è cambiato
CONTRASTO
contro ogni realta' che a tutti i costi viene imposta
contro tutto cio' che rende un'esistenza sterile
la nostra rabbia …contrasto
ci portera' fuori controllo
contro l'apatia e la vostra fredda indifferenza
contro ogni programma che ci limita a pedine
sconfitti ?
eterni perdenti del vostro sistema
…illusi ma vivi
eterni perdenti del vostro sistema
contro ogni politicadi lucro e di profitto
contro ogni potere che soffoca le liberta'
la nostra rabbia…contrasto
e la nostra debolezza
la nostra rabbia…contrasto
sara' utopia che sbatte su ogni vostra cruda realta'
e su ogni vostra certezza
CROCIFISSO NEL PUGNO D'UN MORTO
oggi ho sputato in faccia alla luna
percosso da luci e riflessi
un tempo  - ho pensato -
com'era il mio volto,
trafitto da fauci dorate ?
questa e' la loro terra…
ed io ci cammino sopra
oggi la vita mi attanaglia le ossa
 ed assorbe ogni vitreo pensiero…
 di passi, discutono ai bordi del cielo
già stanchi di tutto
crocifisso nel pugno d'un morto
un salto notturno saprà darmi pace,
avrà vita un ricordo ?
crocifisso nel pugno d'un morto
il sole tramonta anche senza di me
mentre un'ombra già scuote il silenzio 
DEBOLE AI VOSTRI OCCHI
un cerchio mi avvolge la testa
e soffoca piano pensieri ed idee
conservo le ultime forze
non posso dipendere da situazioni fugaci
come fantasma, tra luci e contorni,
non riesco a parlare…
come volevi, a luci spente
eccoti ancora la tua realta'
ho scelto conforme a me stesso
appagato da piccoli gesti
come chiedevi, a luci spente
ecco, risplende la tua vittoria
ma ho scelto conforme a me stesso
libero da restrizioni di senso
e vaffanculo tutto
hai mai provato a chiudere gli occhi
sperando di non doverli riaprire mai più ?  mai più…
come volevi, a luci spente
eccoti vita la tua vergogna
e vaffanculo tutto
DELUSIONE
picchia duro grande eroe
cerca la tua preda
non mollare, non mollare
ogni sabato un trofeo
dove credi di arrivare?
non hai prospettive
delusione, non rancore
quanto e' vuota la tua vita?
un altro corpo sezionato
da un sistema che ci opprime
un'altra mente schiava
muove i fili del potere
ci vogliono protagonisti
delle loro sporche guerre
costretti a sopravvivere al massacro
a non reagire
delusione…non rancore
 delusione!
DIVISI
senza timori, senza rimpianti
tutto in faccia sputato con fuoco
rancore soppresso con un sorriso
per anni al fianco del proprio "nemico"
un pugno chiuso, uno schizzo di sangue
equilibri spezzati la festa e' finita
legami incrinati, sospesa una lotta
che gia' di per se'  non aveva futuro
ha ancora un senso insieme lottare 
insieme ad odiare divisi ?
ha ancora un senso insieme lottare
ormai ci facciamo schifo ! 
e allora occupiamo le case
autogestiamo, facciamoci sentire…
ma il cancro che e' in noi ci logora
non fara' altro che il loro gioco
divisi, a frantumi per cosa ?
per farci vedere domani
egoisti, incapaci di restare in piedi
quando tutto intorno trema
aspettando che tutto finisca
per tornare ad essere una minaccia
aspettando che accada qualcosa
che dipende solo da noi…
FINO A QUANDO
fino a quando le mie mani
sapranno reggere il peso
di tutto questo teatrare del cuore ?
fino a quando sara' piu' semplice
fermare la corsa ed aspettare
che in un istante sia ogni cosa ?
fino a quando potro' stuprare
questa mia forma annichilendo, statico,
l'essenza che vi scorre ?
fino a quando ?
se esisti portami via
non sono capace di cio' che non sento
ricoprimi con le tue braccia fluttuanti, gelide
fa che io possa bagnare di luce
fa che amare sentenze affondino in me
FORSE DOMANI
un altro limpido passaggio
si consuma lentamente
come vento soffocante ci confonde
silenzi di una stanza vuota
si accavallano a ricordi
apro gli occhi non ti sento non ho pace
qualcosa venuto a mancare
una foto sbiadita, il mare le fiabe
i giorni in cui tutto sembrava
volare piu' in alto del cielo
ricordi ? avremmo potuto sederci per terra
e rimuovere vecchi cartoni ammucchiati, bugiardi
…ma il tempo non torna…
…avremmo voluto che tutto finisse cosi'…
ti accorgi che ti chiamo ?
ti accorgi che cammino verso di te? 
GRANDE UOMO
grande uomo
che giudichi dall'alto
con addosso la tua toga
e' molto facile imputare
per le tue verita' assolute
domani soffriro'
per il tuo credo forse moriro'
sei l'unico a sapere 
sei l'unico a capire
sopra alla tua poltrona
e' molto facile sentenziare
e se esistesse un dio
non mi potrebbe giudicare
ma tu lo hai fatto e per questo paghero'
GUARDAMI
accettami per come sono
sciogli il dubbio limite
io sangue del tuo sangue
ancora provo
non rinuncio ad attenderti
quasi se fosse…
slega ogni apatia
non porti un veto
che ti frena apri il cuore
legami o guardami, guardami,
non senza un velo d'odio
rispolvera ogni immagine
leggendo tra le righe il senso
che ci ha soffocato
giorno dopo giorno
dimentica percorsi
resi instabili dal quotidiano
cercami fino a morirne,
l'intestino bruciami,
guardami, guardami
non senza un velo d'odio,
guardami, guardami
mi vedi?
ascoltami, avrei dovuto,
forse avrei saputo esserci.
eccomi, eccomi se avessi detto…
non cancellare ancora…
un attimo, se puoi guardami,
guardami, parlami o ascoltami,
guardami, guardami, guardami…
accettami, accettami, io sapro' farlo.
IL FUOCO
la gente fugge ma non vede la luna
la coltre nera ci sovrasta
fiamme selvagge abbagliano il vuoto
il fuoco brucia e divora i palazzi
fabbriche in fiamme, sirene in arrivo
la gente brucia ma non vede
le auto esplodono violente nel buio
il fuoco dilaga e non  c'e' via d'uscita…
NIENT'ALTRO CHE UN NOME
ancora sangue
sangue che non puo', 
non deve essere lavato
per loro era nient'altro
che un nome una comparsa, 
non piu' che un capro espiatorio
la sua vita… niente
politica del terrore 
una via molto comoda
politica del terrore
fin troppo facile reprimere
politica del terrore
senza troppi problemi
politica del terrore
quanto varra' la vita di un uomo
farsa di  Stato,  funerali civili
ma il messaggio e' fin troppo chiaro :
"il vostro e' un gioco pericoloso
…chi vuole essere il prossimo ?"
OGGI CENTO VOLTE
e ritorno a pensare tenendomi stretto a tutto cio' che mi ha forzato e scosso, oggi cento volte, come a ripetermi che in fondo quello che ci spinge a muoverci e' in quel che resta, non nelle parole che non sonostate dette - "è in quel che resta, non nelle parole che non sono state dette"
e allora come a ricordarlo, oggi cento volte, mia nonna… non senza piu' quegli occhi austeri o il suo ripetere che ogni attimo della mia rabbia fosse cosi' fisica… e allora sotto un bianco telo di ospedale sdraiata, passare alle mie spalle… mentre ho pensato come la basilica del monte, alle 5 del mattino, sembri schizzo di matita…
cosi' scarna, dal suo dominio…
e poi continua a scrivere ogni attimo, questo silenzio, il dopo pioggia, nemmeno un treno o il telefono o i pensieri… per crescere, oggi cento volte, per camminare al bordo della grande vena d'acqua e sentirsi vivere nel brindisi di una notte senza fughe, contro ogni muro, ogni certezza, a testa indietro, morto-risorto  -"morto-risorto"-
contro ogni muro, ogni certezza  -"io, morto e risorto"-
e avervi ritrovato e' stato come cominciare nuovamente a spingere sputando via la polvere dalle mie ossa, provando a valutare situazioni senza piu' rimpianti o preconcetti
che mi affondano/ci affondano - "mi affondano/ci affondano" -
oggi cento volte, in silenzio, a mani perse…Cesena, una notte di novembre
RIFIUTA OGNI SCHEMA
rifiuta…
ma in fondo che cosa e' cambiato ?
tutto resta immutabile
vivi ogni giorno per il loro potere
vivi ogni giorno per la loro ambizione
questo e' quello che ci hanno imposto
ogni volta compromessi
questo e' quello che ci hanno imposto
ancora liberi in una gabbia ?
rifiuta ogni schema
non farti ingannare
spezza le loro catene
stragi, morte, dolore non sono bastate
per farti capire che non e' vita quella che stai vivendo
 ma solo un inganno…il loro marchio
STATICO SENSO
statico senso  
immobile parola
immagine ripete    
proiezione d'ombra
forma riflessa   
statico stare
elette figure a contorno sbiadito
statco senso     
lento consumo
parziale bisogno    
totale ferita
sintopici fremiti     
ancora legati
da vincoli arsi già sterco e utopia
statico senso 
dinamica voce del mio dissenso
statico senso 
pulica fase di non consenso
STEFANO PELLONI
secolare soggezione  
immobile miseria
vivente possibilita' di ribellione e di riscatto
rottura della subordinazione
contro stato e chiesa
stefano pelloni
massa inconsapevole 
giorni di terrore
sequenza eterna dello status quo
l'azione di disturbo rese il villico cosciente
non piu' sottomissione ! 
stefano pelloni
" romagna solatia, dolce paese
   cui regnarono guidi e malatesta
   cui tenne pure il passator cortese
   re della strada, re della foresta"
TUTTO
odio il flamenco che ci ha divisi
distanti come attimi, lontani, finiti…
non ti avevo chiesto di essere qualcosa
non avrei voluto, ne' oggi ne' ieri
tutto… non ci appartiene
nuotiamo in deserti di ossa
le nostre carcasse respirano a stento l'indifferenza
un tenue bagliore mi lega
all'alba del grande salto
odio il flamenco… ma cosa ci resta?
mi chiudo, in silenzio, cercandoti invano
ripenso, nessuno potrebbe
non avrei voluto, se fosse…
UNIFORMATO ALLA CONSUETUDINE
osservo confuso le inutili forme
non riesco a parlare ne a vedere oltre
quasi ad offendere il loro sorriso
patetico e scarno bisogno di vita
distacco i contorni rimango a pensare
riaffiorano voci, torture subite
un giorno di sole e' servito a qualcosa ?
un giorno di sole ha cambiato qualcosa ?
mai capirete ! …sentenze di sterili notti
mai capirete ! …e' questo il senso dei vostri gesti ?
tranquilli nelle vostre famiglie
lontani da quello che vivo
…con quale diritto…
odio le vostre certezze
odio le vostre certezze
tutti i miei dubbi ed ogni mio sogno
contro le vostre sicurezze
uniformato alla consuetudine
che ha reso vana ogni conoscenza
non cerco alibi ne' confronti
ne' attitudini di forma
e' molto piu' semplice fuggire
con le proprie convinzioni
piuttosto che vivere inconsapevole
piuttosto che scegliere
il vostro/il nostro compromesso
RISPETTO PER LE...
quante guerre ? quanti morti ancora, prima di capire ?
ci insegnano ad odiare chi non e' come noi,
e' il "culto" del diverso…
nell'intolleranza e nel disprezzo…
discriminazione, disagio collettivo, insicurezza…
ci insegnano a respingere chi non e' come noi
in nome della patria
il loro scopo… alimentare un senso di insoddisfazione generale,
armarci, creare nuove "guerre sante", allontanare l'attenzione
dai loro sporchi interessi economici, il controllo,
l'inconsapevole imposizione
…ricorda…
rispetto per le tradizioni non vuol dire nazionalismo
STATICO SENSO (CONTRASTO - 2001 - LP)
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Oggi: 22/11/2024

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